Free Surf


Introduzione a FreeSURF - (English Version)

Free Surf si propone come un paradigma per sistemi di video sorveglianza di nuova generazione, svincolati dal controllo di operatori umani, e completamente rispettosi della privacy. Il supporto tecnologico sarà dato da soluzioni emergenti di ingegneria informatica sia nelle architetture di sistemi di elaborazione di video in tempo reale sia in tecniche innovative di Visione Artificiale e di Pattern Recognition. La maggior parte dei sistemi in commercio si preoccupano solo dell’acquisizione di video e loro visualizzazione in centri di controllo. I sistemi più innovativi già sfruttano alcune tecniche semplici di visione artificiale, per individuare la presenza di moto, ma con molti vincoli strutturali e tecnologici, come l’installazione solo di telecamere fisse, con calibrazione manuale, la modellazione estremamente semplificata di target, e soprattutto l’assenza di capacità inferenziale e di interpretazione della scena che rendono necessaria la costante presenza di operatori umani. I sistemi di “free surveillance” si propongono di superare questi vincoli tecnologici, creando nuovi sistemi automatici che siano anche socialmente accettabili, essendo perfettamente coerenti con le norme vigenti sulla privacy.

Questo progetto si propone di realizzare soluzioni innovative per individuare la presenza umana in modo automatico elaborando video acquisiti in tempo reale. Tecniche originali e robuste verranno applicate in installazioni libere da vincoli strutturali, ed in particolare in sistemi con più telecamere distribuite (fisse, PTZ e mobili) e coordinate con reti di sensori. I dati visuali sulle persone serviranno per riconoscere alcune situazioni modellabili con tecniche statistiche e di apprendimento automatico al fine di generare allarmi in situazioni pericolose. Tecniche di “information retrieval” basate sul contenuto visuale saranno impiegate per riconoscere occorrenze delle stesse persone o di situazioni simili in video acquisiti in tempi diversi e da telecamere differenti, fornendo così strumenti efficaci per il supporto ad indagini o all’analisi a posteriori. Tecniche di individuazione del volto saranno impiegate per estrarre ed eliminare dati biometrici dai video in tempo reale. In questo modo, tali sistemi potranno anche essere utilizzati per trasmettere su web informazioni sull’ambiente che ci circonda senza trasmettere dati sensibili per la privacy. Potranno perciò essere installati in luoghi pubblici in modo socialmente ben tollerabile, senza cadere nella sindrome da “grande fratello”.

Queste proposte estremamente innovative non rappresentano solo attività di ricerca teorica, ma saranno concretamente realizzate in prototipi funzionanti nei due anni del progetto. Lo garantisce innanzitutto la composizione del gruppo di proponenti: le tre UR da anni svolgono attività nell’ambito della visione artificiale e della pattern recognition, estremamente riconosciuta sia in Italia sia all’estero, in stretta collaborazione con i più importanti centri di ricerca internazionali. Il progetto ha una forte rilevanza nazionale perchè permetterà di sviluppare anche in Italia, in modo coordinato e sinergico, ricerca sulla visione artificiale, ricerca che deve essere condotta da una certa massa critica per mantenere eccellenza internazionale. Inoltre il consorzio formatosi ha unito anche centri extra-universitari che lavorano nel settore, come l’ICT–iRST di Trento, che pur non essendo finanziabili, sono interessati a collaborare al progetto, e, cosa estremamente importante, ha trovato il supporto e l’interessamento di aziende ed enti pubblici che vogliono poter sfruttare direttamente i risultati dell’attività. Il progetto ha forti implicazioni di innovazione e di impatto sociale e può fornire un immediato trasferimento tecnologico alle aziende che già collaborano con le UR del progetto o che hanno fornito manifestazioni di interesse per le nuove soluzioni di video sorveglianza automatica.

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